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La devozione a Maria Bambina
In Via Santa Sofia a Milano, non lontano dal Duo- L’ondata di liberalismo anticlericale che si accen-
mo dedicato a Maria nascente, nella casa genera- tuò nel contesto politico italiano post-unitario,
lizia delle Suore di Carità, Congregazione religio- pervase anche gli organi amministrativi dell’O-
sa fondata nel 1832 da Bartolomea Capitanio, spedale Ciceri, che nel 1876 costrinsero la Su-
è custodita, in una culla di bronzo dorato, un si- periora generale della Congregazione a cercare
mulacro miracoloso, in cera, che raffigura Maria un’altra sede. La nuova casa fu trovata in via San-
Bambina in fasce. ta Sofia.
Questo simulacro fu modellato tra il 1720 e il All’interno dell’Istituto l’attenzione al simulacro
1730 dalla francescana Isabella Chiara Fornari, finì con l’essere meno fervida. La statuetta veniva
superiora del monastero di Todi, quale espres- conservata in un armadio da cui tornava alla luce
sione della devozione al mistero dell’infanzia in prossimità della Festa della Natività di Maria
di Maria, tipica di quel periodo. Fu poi donato a (8 settembre) per rimanere esposta alla devozio-
mons. Alberico Simonetta, governatore di Ca- ne delle suore per tutta l’ottava successiva.
merino, che lo portò con sé al ritorno a Milano,
sua città natale. Alla sua morte, fu consegnato La mattina del 9 settembre 1884 la madre gene-
dal fratello alle cappuccine del monastero di rale portò il simulacro in infermeria e, letto per
Santa Maria degli Angeli, che ne divulgarono la letto, lo porse alla venerazione delle suore de-
devozione. genti perché lo baciassero. Giunse così presso la
postulante Giulia Macario, gravemente malata e
Nel 1810, quando Napoleone decretò la sop- semiparalizzata a causa di una brutta caduta che
pressione delle Congregazioni religiose, l’imma- l’aveva portata in fin di vita per importanti lesioni
gine venne trasferita, insieme all’ultima cappuc- alla testa. Le cronache del tempo danno il reso-
cina che l’aveva in custodia, nell’ex monastero conto di quello che accadde: “La Macario si sforza
delle Canonichesse Lateranensi in via dell’An- col braccio sinistro di avvicinarsi la celeste Bambi-
nunciata dove si erano raccolte, vivendo privata- na, esce in vari trasporti di tenerezza e subito sente
mente, alcune religiose. scorrere per tutto il corpo un fremito miracoloso.
‘Sono guarita!’ esclama e, sciogliendosi dalle len-
Quando anche queste suore vennero meno, zuola, dalle fasce, getta le medicazioni, il cavallet-
l’effigie venne affidata a don Luigi Bosisio, par- to, si alza, cammina, prende cibo come una sana e
roco della Chiesa di San Marco, con l’incarico rimane in piedi fino alle cinque pomeridiane”.
di consegnarla ad altre religiose. Egli la portò
a suor Teresa Bosio, superiora della comunità La guarigione fu presto giudicata miracolosa
delle Suore di Carità. Queste suore erano sta- dall’Istituto di via Santa Sofia che riconobbe nel
te chiamate a Milano nel 1842 dal cardinale fatto straordinario la volontà del Signore di lega-
Gaysruck per l’assistenza ai malati dell’ospedale re per sempre il simulacro e la sua devozione alla
Ciceri; qui suore e malati si rivolsero ben presto Congregazione che, da lì in poi, sarebbe stata co-
a Maria Bambina per ottenere la sua protezione. nosciuta con l’appellativo di Maria Bambina.
14 31 maggio 1999 - 31 maggio 2019