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Giugno 2010: don Roberto ospite della Fondazione
Il 29 maggio don Roberto Terenghi arrivò alla Inutile raccomandarsi con i visitatori circa la
Fondazione, non per una delle sue consuete vi- dieta ferrea che doveva seguire: c’era sempre
site ai nostri anziani, ma come ospite. C’erano un qualcuno che riusciva a portarlo fuori a pranzo
po’ di parrocchiani ad attenderlo per fargli festa o a cena, o che di nascosto gli portava in regalo
e per fargli sentire tutto l’affetto di un paese con- qualche dolce a lui gradito.
tento di rivederlo dopo il problema di salute che
lo aveva colpito lo scorso 8 febbraio, contento La fedelissima Luisalba gli fu vicina fino all’ulti-
soprattutto di constatare il recupero raggiunto, mo, con l’affetto di una figlia che, all’occorrenza,
grazie anche ad un po’ di chili in meno! era anche capace di rimproverarlo nel tentativo
di metterlo in riga, o almeno ci provava...
Grazie ad una generosa donazione della Banca
Popolare di Milano, appena un anno prima, al Attraverso il giornalino della Fondazione, Il So-
primo piano, era stato realizzato il 19° posto let- gno, aveva il piacere di raggiungere con un pen-
to per gli ospiti residenziali per disporre di una siero i “suoi parrocchiani”: Guai a dimenticarsi di
camera singola con bagno indipendente per i chiedergli il messaggio di augurio a Natale e a
momenti in cui il numero di ospiti maschili o fem- Pasqua. In uno di questi articoli scrisse come vo-
minili era dispari. E quella diventò la sua camera leva vivere il suo ruolo di vicario parrocchiale, un
in un ambiente protetto 24 ore su 24. Di giorno testo che riportiamo volentieri perché chi lo ha
invece poteva condividere l’ufficio della Fonda- conosciuto da vicino troverà esattamente chi era
zione – la ex guardiola delle Suore – ubicato vi- don Roberto.
cino all’ingresso da Via Roma. In breve tempo, Da noi trascorse gli ultimi 5 anni della sua vita,
diventò soltanto l’ufficio di don Roberto data la fino a giugno 2015, quando un ultimo malore lo
quantità di libri con cui venne riempito, i casset- portò a spegnersi il 25 luglio successivo.
ti delle scrivanie piene di regali per i bambini, di
immagini sacre e libri di preghiere da regalare, e La salma venne ospitata nella chiesina della Fon-
le continue visite dei parrocchiani che continua- dazione e, nei due giorni che trascorse lì, fu meta
vano a rivolgersi a lui per un consiglio, una parola di pellegrinaggio continuo di parrocchiani, amici,
buona o una confessione. conoscenti. Quei due giorni fecero scoprire al
CdA della Fondazione che quella cappellina po-
Amato e coccolato da tantissimi parrocchiani, non teva essere l’ultima dimora per tutti i defunti del
fu mai per la Fondazione un ospite facile. Ogni paese per l’estremo saluto di parenti ed amici.
tanto spariva senza avvisare nessuno, chiamato Nacque così questo servizio oggi tanto apprez-
da qualche parrocchiano a fare il buon pastore in zato dal paese.
visita in una casa dove qualche fedelissimo chie-
deva di lui. E quando gli veniva voglia di andare di Conoscendo don Roberto, non è difficile immagi-
sua iniziativa a trovare qualcuno, a casa o in ospe- narlo sorridente che indica il suo ultimo regalo ai
dale, sapeva molto bene chi chiamare per farsi ac- suoi parrocchiani.
compagnare in macchina, in un silenzio complice.
60 31 maggio 1999 - 31 maggio 2019