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3 luglio 2006: al via i Servizi Residenziali
Da tempo il CdA si interrogava sulla gestione dei Fatta l’inaugurazione, furono necessari tre mesi
vari Servizi agli Anziani. La soluzione più imme- per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie e
diata poteva apparire quella di un impegno di- finalmente il 3 luglio fu possibile aprire le porte
retto da parte della Fondazione, ma si temeva di alla prima ospite della Comunità Alloggio con
non essere in grado di offrire un servizio di buo- Letti di Sollievo. Complice la domanda estiva di
na qualità e di assicurare la piena occupazione di strutture cui affidare i propri anziani prima di
posti letto, condizione necessaria per assicurare partire per le vacanze, i posti letto disponibili si
rette accessibili. riempirono in fretta.
Così la scelta si indirizzò verso Imprese già ben I Servizi Residenziali erano sostanzialmente 2:
collaudate. E, nel corso del 2005, dopo aver ana- La Comunità Alloggio con Letti di sollievo
lizzato varie candidature, Il CdA della Fondazio- (attiva fino al 2015)
ne identificò nella Cooperativa La Meridiana di Il servizio disponeva di 8 posti letto (nelle 4 stan-
Monza, il soggetto più qualificato cui affidare la ze centrali a due posti letto con caratteristiche
gestione dei servizi agli Anziani. molto simili a quelle della tipica RSA) per una
residenzialità per un periodo limitato di tempo
A favore della scelta avevano giovato un’otti-
ma reputazione nell’erogare servizi agli anziani, (massimo 3 mesi) e intendeva fronteggiare una
temporanea inabilità dell’anziano (ad es. anziani
competenze e capacità acquisite in 30 anni di
lavoro (La Meridiana è nata nel 1976), la robu- con esiti di fratture) o una temporanea indispo-
nibilità delle persone che lo assistevano (per pro-
stezza economica (6 milioni di ricavi l’anno in un
settore in cui sono diffuse le cooperative di pic- blemi di salute, per ferie…).
Ci si prendeva cura dell’anziano in maniera tota-
cole dimensioni), una rete di collegamenti con
altre imprese di servizi agli anziani del territorio, le, assicurandogli i pasti, l’igiene assistita, i servizi
di lavanderia, la pulizia della camera. Permetten-
ed una presenza locale diretta con:
doglielo le condizioni fisiche, l’anziano partecipa-
• il Centro Geriatrico Polifunzionale San Pie- va alla vita del Centro Diurno Integrato.
tro di Monza (che conta 140 ospiti nella Casa La presenza di figure sanitarie qualificate per-
di riposo e 35 nel Centro Diurno Integrato); metteva di elevare il livello di complessità delle
• il Centro Diurno Integrato ‘Costa Bassa’ rea- persone gestibili, senza per questo modificare la
lizzato nel Parco di Monza (40 ospiti); struttura domestica di base, più vicina alla casa
che ad una struttura istituzionale.
• il Centro di Aggregazione il Sorriso, sempre a
Monza; Mini Alloggi Protetti (attivi fino al 2015)
Il servizio disponeva di altri 10 posti letto (nei 5
• la recente esperienza dell’Oasi S. Gerardo
con 40 Mini Alloggi Protetti con annesso un mini appartamenti a due posti letto) per anziani
autosufficienti e non autosufficienti, trasportabi-
Centro di Aggregazione Diurno.
li, non costretti a letto, bisognosi di vivere in un
Il che voleva dire la capacità di integrare i servizi ambiente protetto e collegato alla rete degli altri
della Fondazione con un’offerta più ampia e di- servizi sanitari e socio-assistenziali esistenti sul
versificata, e trarre beneficio dalla rete di colle- territorio. In questo caso la permanenza poteva
gamenti per assicurare la costante e piena occu- essere anche di svariati anni, finché le condizioni
pazione dei posti letto. psico-fisiche non avrebbero richiesto servizi in-
Gli anni hanno dimostrato che tutte queste atte- fermieristici e presidi medici da RSA. Raggiunte
se erano state ben riposte. le condizioni limite, i familiari venivano invitati a
cercare una nuova struttura.
46 31 maggio 1999 - 31 maggio 2019