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Addio Sergio “portabandiera” dei Parkinson

scoperto quanto l’acqua era capace di rendere
più fluidi e agevoli i movimenti del corpo, ne
divenne un frequentatore abituale, trascinan-
do col suo entusiasmo e la sua convinzione il
resto del gruppo. È proprio per questo spirito
che era benvoluto da tutti.
La moglie lo accompagnava regolarmente,
diventando presto a sua volta un elemento
di aggregazione delle altre mogli dei parkin-
soniani. Nella sala d’aspetto si trovavano e si
scambiavano esperienze e consigli per supe-
rare ogni genere di difficoltà che questa ma-
lattia propone. Condividere le stesse difficol-
tà e le stesse preoccupazioni divenne presto
un amalgama importante per il gruppo delle
signore.
Caro Sergio, dopo la tua scomparsa, il gruppo
si sente un po’ più solo, ma tu e tua moglie
È stato tra i primi ad aderire nel 2012 al ne- avete indicato la strada dell’unione capace di
onato Servizio di Riabilitazione per malati di essere forte anche contro questa malattia.
Parkinson, e da allora è sempre stato uno dei
più convinti sostenitori dell’efficacia dei cicli
di terapie riabilitative in acqua e in palestra.
Insieme a lui, i primi partecipanti formarono
un gruppetto motivato e ben affiatato, che
con piacere si ritrovava regolarmente a fare
gli esercizi, e attorno al quale si sono ag-
gregati negli anni tanti altri fino ad arrivare
a punte di 30 partecipanti regolari. Ma era
sempre lui quello che lanciava le sfide sugli
attrezzi, dichiarando di essere il migliore, e
proclamandosi il “portabandiera” dei parkin-
soniani.
Da buon brianzolo, agli inizi era diffidente
della Vasca di riabilitazione, ma una volta