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La genesi del progetto di un Centro Polifunzionale
per Anziani a Bellusco
Le religiose della Congregazione delle Suore di Oratorio 2000, che prevedeva l’ormai improcra-
Carità, meglio conosciute come Suore di Maria stinabile ristrutturazione del cine-teatro e la ri-
Bambina, che nei 100 anni della loro feconda qualificazione degli spazi oratoriali. Anche l’allora
presenza a Bellusco (l’asilo delle Suore era stato vicario episcopale, Mons. Invernizzi, sconsigliò
infatti fondato il 15 ottobre 1898 per iniziativa la Parrocchia di Bellusco con una lettera al Con-
del parroco don Carlo Pellegrini) tramite l’anima- siglio Pastorale di impegnarsi nell’acquisto della
zione della scuola materna e dell’oratorio, aveva- Casa delle Suore.
no assicurato l’educazione alla vita civile e cristiana
a diverse generazioni di bambini, ragazze e giovani Già nel 1997, si fecero avanti alcuni pretenden-
della Comunità, nell’autunno del 1998 lasciarono ti all’acquisto senza fortuna, come Comunione
il paese per la mancanza di vocazioni. e Liberazione con la proposta di creare nella
struttura un centro di formazione giovanile.
A giugno del 1997, era arrivato il primo segnale: La Cooperativa Eta Beta (legata alla Coopera-
l’asilo delle suore aveva chiuso i battenti dietro ai tiva Paolo Villa), a fine 1997 si fece avanti con la
bambini dell’ultimo ciclo di scuola materna. Congregazione delle Suore con un progetto di
L’affermarsi della Scuola Materna Statale e della trasformazione dell’intero edificio in struttura
Scuola Elementare pubblica rendevano la missio- di 14 Mini Alloggi Protetti per Anziani autosuf-
ne delle Suore non più insostituibile. Per di più la ficienti e parzialmente autosufficienti, sulla scia
più giovane delle tre suore residenti, Suor Adelia delle fortunate esperienze sorte in Inghilterra e
Corti, allora superiora, aveva superato la soglia felicemente replicate in alcune province dell’Emi-
dei settanta anni, e la crisi di vocazioni non faceva lia Romagna.
sperare niente di buono per il futuro.
Nella primavera del 1998, firmato un prelimina-
La Madre economa della Congregazione comuni- re di acquisto, Eta Beta presentò il progetto alla
cò l’intenzione di alienare l’immobile di loro pro- Amministrazione Comunale e alla popolazione,
prietà ove le Suore avevano dimorato ed esercita- nonché al Consiglio Pastorale Parrocchiale, ma
to i loro servizi, dato che i costi di gestione, anche l’iniziativa naufragò a seguito delle gravi difficol-
per il bisogno urgente di opere di sistemazione, tà economiche della Cooperativa Villa che di lì a
erano diventati proibitivi. Ella assicurò tuttavia poco fu costretta a chiudere.
che l’immobile avrebbe avuto una destinazione
coerente con la sua storia e compatibile con le Nel partecipato dibattito che in ambito parroc-
vicine Chiesa e casa parrocchiale. chiale si sviluppò in merito all’utilizzo della ex
‘casa’ delle Suore, si fece strada l’idea di recupe-
La Parrocchia non disponeva delle risorse eco- rare a fini sociali il bene ubicato al centro dell’a-
nomiche necessarie per l’acquisto, avendo già in bitato, a cui i Belluschesi erano particolarmente
carico strutture abbastanza ampie e costose da legati, avendo per la Comunità un particolare va-
mantenere ed essendosi impegnata nel progetto lore affettivo e religioso.
8 31 maggio 1999 - 31 maggio 2019