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Abbiamo il piacere di allegare questo breve ri- dosi, riuscì a creare il suo primo organo che
tratto di Elvezio messo a disposizione da i fami- dedicò al papà, e donò alla Chiesa di Campego-
liari: “In un piccolo paese della Brianza, Aicur- rino, dov’è tuttora, perfettamente funzionante.
zio, il 1° luglio 1952, nasceva Elvezio Ronchi. Imparata la tecnica, costruì altri organi, tra cui
Nessuno poteva immaginare che nell’animo di un organo da strada.
questo bimbo c’era una vena artistica. Già alle Al nipote Cristian, figlio della sorella, per lui
scuole elementari disegnava immagini perfet- come un figlio, trasmise la passione per il pia-
te di ritratti di personaggi storici esprimendo noforte insegnandoglielo fin da piccolino.
così il suo tocco artistico. Ma ciò che tutti hanno riconosciuto e apprez-
Dopo le scuole, iniziò a lavorare nella bottega zato in Elvezio è il suo animo gentile e pre-
di ceramica artistica del sig. muroso, in special modo verso
Galli dalla quale uscivano pezzi la mamma e verso le persone
unici di straordinaria bellezza anziane, tanto che insieme ad
che venivano esportati in tutto alcuni amici creò una piccola
il mondo. Per Elvezio è stata una orchestra e cominciò a frequen-
scoperta che ha segnato una tare case di riposo del territorio,
svolta per la sua vita: lì poteva tra cui il Centro per Anziani della
esprimere tutta la sua creatività, Fondazione Maria Bambina di
tanto che ben presto questa sua Bellusco: voleva che la dolcezza
passione non si limitava alle ore delle note musicali allietasse le
di lavoro, ma proseguiva fino giornate degli anziani.
a tarda sera nello scantinato di Caro Elvezio, hai lasciato a noi
casa. Creando sculture uniche familiari e a tutti i tuoi amici una
che ci ha lasciato in eredità grande eredità, nella speranza
(come il Cristo esposto nella che tutti noi possiamo portare
Chiesina di Maria Bambina) ha ricevuto molti avanti la tua grande opera.”
riconoscimenti, ma la sua umiltà ha fatto sì che Un amico era solito dedicargli delle poesie,
non fossero motivo di vanto, ma di orgoglio i familiari hanno scelto quella che è legata al
personale. capolavoro del Cristo in ceramica:
Elvezio non era solo questo artista: un’altra pas- MANI D’ORO
sione era la musica trasmessagli dai familiari. Tu non plasmi la creta
Iniziò così a suonare strumenti quali la chitarra, la modelli, la fai vivere.
la fisarmonica e il pianoforte. Tu non scolpisci i tuoi personaggi
Questa passione per la musica lo portò a suo- Tu gli doni un’anima viva.
nare anche strumenti più impegnativi quali Quanta sensibilità nel tuo tratto
l’organo da chiesa. Ascoltando le melodie cele- Quanta dolcezza imprimi in quei volti
sti che uscivano dalle canne dell’organo esplo- Il tuo Cristo non è morto su quella Croce
se in Elvezio la voglia di costruire il suo organo. ma parla agli uomini
L’impresa non era semplice, ma documentan- nell’animo e nella fede.